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martedì 21 aprile 2015

Riflessioni e sensazioni

Riflessione  seria della sera  – ( e comunque il bicchierino abituale c’è anche nelle circostanze serie )
La cosa riguarda la Prima Comunione di mia figlia Simona, alla quale ho partecipato con tutta la mia famiglia e i miei parenti ieri mattina nella Chiesa di Entracque.  Quando siamo entrati in Chiesa dopo che i bambini si erano preparati e messi il vestitino per la cerimonia, raggiungendo il nostro banco, ci siamo fermati a salutare i miei genitori e i miei suoceri, che erano seduti più indietro.  Ci siamo stretti la mano e dato un bacio come è normale in queste circostanze. Simona ovviamente era al centro dell’attenzione, baciata e abbracciata da tutti noi e soprattutto dai nonni gli zii e le cugine. Nel banco dietro di loro erano seduti molti ragazzi Africani, che in questo periodo sono ospiti ad Entracque, ragazzi giovani arrivati in Italia coi barconi, scappati da chissà cosa e molto probabilmente scampati a qualcosa di peggio.  Mi ha fatto strano vederli in chiesa, ma forse sono anche loro cristiani, non lo so, ma anche se non lo fossero per me non ci son problemi. Forse è il nostro Don Gianni che li ha invitati, non so neanche questo, ma se lo ha fatto per me ha fatto una gran cosa. Io ho colto nei loro visi qualcosa, che vorrei spiegare, è una mia sensazione. Ho visto che ci guardavano mentre la nostra famiglia si abbracciava. Ho visto i loro occhi lucidi. Ho visto che osservavano , vedevano tante famiglie felici, ho percepito che sognavano,  speravano,  si incantavano, alcuni si divertivano a vedere vestiti fantasiosi quasi carnevaleschi.  Forse il mondo gli è crollato addosso, forse ora sono un po più felici di quando sono fuggiti dalle loro origini. Non lo so, qualcuno lo sarà qualcun altro forse no. Io ho percepito in loro una grande mancanza, quella delle loro famiglie e questo mi ha colpito. Non riuscirò mai a guardarli come invasori. Provo ad immedesimarmi in ciò che possono aver passato e alla forza mentale che devono avere per guardare al futuro con ottimismo. Non so se io ce la farei. Ma lo sbaglio più grande che possiamo fare è di prendercela con loro, perché loro non hanno colpe. Penso che il problema d’origine sono sempre le guerre, la miseria, la fame, che creano questi grandi esodi, dove poi c’è sempre chi ne approfitta . Siamo stati migranti anche noi Italiani, neanche tanto tempo fa, miei antenati compresi. Non ho ricette per risolvere una situazione che dire che è complicata è dire poco. Penso solo che se i miliardi di dollari che si spendono per le armi e l’innovazione degli armamenti, si spendessero in qualche modo per sistemare un minimo quei paesi, forse vivremmo meglio e risparmieremmo anche dei soldi. Prima di giudicare questi disperati guardiamoli almeno una volta negli occhi.

Tutto stà esplodendo

Appena spunta il sole al mattino presto è proprio il momento migliore per fare le foto. Il faggio rosso del Seminario è magnifico, mi incanto sempre a guardarlo. Il colore delle sue foglie varia a seconda del periodo e della luce della giornata. E' maestoso ed io lo vedo così da quando sono piccolo. 
 


lunedì 20 aprile 2015