Translate

sabato 4 aprile 2015

Organetti Giraudo in esecuzione.

 
Giovedì sera nel prato dietro al laboratorio, mentre il sole tramontava e si stava bene seduti sull'erba, io e mia figlia Chiara abbiamo suonato qualche pezzo con gli organetti. Questo è un Rigodon , ballo caratteristico del Delfinato francese.
 
 

venerdì 3 aprile 2015

Racconti di un faggio .


Prima della nevicata, le formiche che entrano nel formicaio, trasportano ogni sorta di cosa, insetti morti,  pezzetti di qualsiasi cosa, steli secchi, semi e semini, mirtilli secchi, legnetti che a volte si incastrano nell’ingresso e allora intervengono altre formiche ad aiutare, a spostare a manovrare, è uno spasso guardarle. Spesso salgono anche su di me e mi fanno il solletico, a volte per qualche pidocchio, a volte per una  goccia d’acqua. Avete mai visto una formica trasportare una goccia d’acqua staccata da una foglia e portarla nel formicaio..? Beh vi auguro di riuscire a vederlo una volta, perché è come partecipare ad un miracolo. Intorno a me c’è un microcosmo straordinario, non è affatto noioso stare qui fermi .

E' Pasqua

A Valdieri al giovedì Santo in periodo pasquale c'è questa tradizione, di accendere le candele in una grotta che da sull'abitato di Valdieri, dove c'è una statua di Maria Maddalena. Da li si gode di una bellissima vista sul paese e su tutta la Valle Gesso in direzione Entracque. L'effetto candeline accese è sempre spettacolare. Buona Pasqua a tutti !
 



giovedì 2 aprile 2015

E scolpiamoci anche il logo ..

Il mio logo intagliato sugli Zuccherini vuole dire che anche il diavolo ha un cuore. Questi strumenti un tempo erano considerati scatole del diavolo, perché istigavano al ballo, e questo per la chiesa non andava molto bene, perché voleva dire andare nella direzione sbagliata. Il ballo invece secondo me è uno sfogo bellissimo, un modo per evadere, per liberare la mente, per rallegrarsi. Ma non esiste solo il ballo, esistono melodie che possono uscire da queste scatole, che vanno dritte al cuore, che emozionano, che aprono la mente e il cuore appunto. Melodie struggenti che possono far risaltare un tramonto o possono ricordare un amore, questo secondo me è il cuore che sta dentro alla musica che può uscire da questi strumenti.
 
 





lunedì 30 marzo 2015

Prima corsa serale con Polvere

E' difficile descrivervi quello che provo a correre di sera sulle montagne alle spalle del mio Paese. E' una cosa che faccio da moltissimo tempo da quando avevo circa 20anni. Ogni primavera aspetto ansioso che cambi l'ora per poter fare questo. Non sempre di corsa, molto spesso anche in bici. Mi piace andare a cercare un posto dove vedere il sole che finisce il suo lavoro. Non sempre lo vedo  andare dietro un monte, a volte ci sono le nuvole, a volte piove, a volte c'è la nebbia, ma io vado lo stesso, perché mi piace comunque. C'è sempre un momento in cui medito, in queste sere, in cui rifletto, in cui mi meraviglio di ciò che ho di fronte, in cui mi concentro sulle sensazioni che provo, sull'aria che respiro, la fatica che faccio, gli odori che percepisco, i rumori che ascolto, i cieli che guardo, gli animali che vedo sempre,  Polvere sembra faccia le mie stesse cose, soltanto col triplo di energia. Da questo periodo in avanti è molto difficile che ci sia una settimana in cui salto questo appuntamento. Non mi stanco mai di vedere questi panorami, mi sembrano ogni volta diversi. C'è una cosa che però è cambiata dallo scorso anno. Ed è che prima Polvere non c'era. Ormai non potrei partire senza di lei. Ovviamente non la porto con me quando sono in bici, perché troppo rischioso per la mia e la sua incolumità.  Questa sera alle 18.30  siamo partiti per la prima corsa serale della stagione, gustandoci tutte le cime che potevamo, che sono molte. Abbiamo anche pestato un po' di neve, ma se ne sta andando velocemente su questi versanti soleggiati.


 

domenica 29 marzo 2015

Vallone del Meris - Rifugio Livio Bianco

Oggi splendida giornata in questo Vallone. Siamo partiti a notte fonda io e Carlo, circa alle 06:00 da Sant Anna di Valdieri.  come spesso facciamo per vedere il sorgere del sole salendo. Cielo sereno al mattino presto. Guardare le pareti del Matto che diventano rosse al mattino è come sempre favoloso. Alle 9 e qualcosa eravamo al Rifugio, accolti con una tazza di caffè caldo dal mitico gestore Livio Bertaina. Depositato zaini con organetti a seguito, io da solo sono salito un pezzo verso il Vallone del Latous, a vedere se incontravo il mio amico Ugo. Lo gnomo del Latous che ha avuto qualche problema un po di tempo fa , ma pare si stia riprendendo. Comunque non l'ho incontrato. Sono ridisceso in un valloncello, tra i larici e i cirmoli, che va a finire direttamente nel lago. Poi ho addirittura camminato sulle acque, come fece qualcuno molto tempo fa e sono ritornato al rifugio dove mi aspettavano gli amici per mangiare una succulenta polenta con salsiccia, spezzatino e formaggi vari. Il Livio B. però si è superato quando ci ha portato in tavola come antipasto il famoso polipo di lago , che a quanto ci ha detto ha pescato lui stesso il giorno prima infilandosi con le pinne sotto lo strato di ghiaccio. Era veramente squisito. Poi ridendo e scherzando e conoscendo nuovi amici, ne abbiamo suonate due io e Carlo, provocando il distacco di alcune valanghe dalle pareti del Matto. Abbiamo in fine aspettato Livio e Marco che chiudessero il rifugio per poi scendere insieme e tornare a casuccia, arrivando a Sant Anna dopo le 17:00. Insomma una semplice e splendida giornata.